Un viaggio incantevole dei frati studenti di Roma nella Valle Reatina

Febbraio 27, 2024

Nel cuore dell’inverno, una piccola comunità di frati studenti si è immersa in un’avventura straordinaria attraverso la suggestiva Valle Reatina. Guidati dal loro amato rettore, il Padre Alfonso, hanno intrapreso un viaggio di scoperta spirituale e storica che li ha portati a esplorare antichi eremi, paesaggi mozzafiato e storie di fede e miracoli.

Tutto è iniziato tra i sentieri tortuosi di Fontecolombo, un antico eremo situato sulle pendici del maestoso Monte Terminillo. Qui, il vento gelido sussurrava storie di miracoli e visioni divine vissute da San Francesco d’Assisi, che una volta aveva solcato quelle stesse strade in cerca di pace e ispirazione. Per i frati, questo luogo è diventato un santuario di contemplazione e riflessione, dove hanno rivissuto come su un Sinai francescano i momenti che hanno accompagnato il Serafico Padre nella stesura della Regola Bollata. Questa legge è sembrata avvolgerli come una coperta calda nelle fredde mattine di febbraio.

Da Fontecolombo, il viaggio li ha condotti a Greccio, un borgo intriso di storia e spiritualità. È qui che il Santo di Assisi ha dato vita al primo presepe vivente, un evento che ha segnato profondamente la storia del cristianesimo. Tuttavia, oltre alle meraviglie storiche, è stato un gesto di gentilezza e compassione che ha segnato il cuore dei frati. L’assistenza ad un’anziana signora, che faticava a salire le ripide scale del paese, ha portato in luce il vero spirito di solidarietà e fraternità che anima la loro comunità.

Successivamente, il gruppo si è diretto verso Poggio Bustone, il rifugio iniziale di San Francesco e dei suoi seguaci. Qui, le pareti di pietra antica risuonano ancora delle parole di pace e amore e il “buongiorno brava gente!” pronunciate dal Santo. È stato un momento di riflessione, mentre i frati si sono immersi nella storia e nelle tradizioni della loro fede, rinfrancati dalla consapevolezza di essere parte di una lunga e nobile tradizione.

Ma forse il punto culminante del viaggio è stato l’incontro con La Foresta, un’oasi di pace e tranquillità che ha catturato i cuori dei frati con la sua storia di speranza e rinascita. Qui, circondati dal canto degli uccelli e dal fruscio degli alberi, hanno incontrato la comunità di recupero da dipendenze “Mondo X”, fondata da un francescano lombardo. Le storie di lotta e di redenzione dei suoi membri hanno toccato profondamente i frati, offrendo loro una lezione preziosa sull’importanza della compassione e della fiducia nella forza interiore.

Infine, le escursioni al Lago di Piediluco e alla Cascata delle Marmore hanno arricchito ulteriormente l’esperienza dei frati, offrendo loro panorami mozzafiato e momenti di contemplazione profonda.

Così, mentre il sole calava lentamente all’orizzonte, i frati studenti tornarono alle loro celle con il cuore colmo di gratitudine e di luce. Perché quel viaggio non era stato solo un’avventura fisica, ma un percorso di crescita spirituale e di scoperta personale. E mentre le stelle illuminavano il cielo notturno, essi sapevano che il vero tesoro non era stato trovato nelle antiche pietre o nei paesaggi incantevoli, ma nel profondo delle loro anime, dove la fede e l’amore risplendevano come le stelle nel firmamento infinito.

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