Auguri Pasquali 2024 di P. Immacolato M. Acquali – Ministro Generale dei Frati Francescani dell’Immacolata

Marzo 30, 2024

“Surrexit Dominus de sepulcro qui pro nobis pependit in ligno”

“È risorto dal sepolcro il Signore, che per noi fu appeso alla croce”. Alleluia!

Risuona festoso l’annuncio pasquale: Cristo è risorto, è veramente risorto! Colui che “patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto”, Gesù, Figlio di Dio nato dalla Vergine Maria, “è risorto il terzo giorno secondo le Scritture”.

Questo annuncio è il fondamento della speranza dell’umanità, una speranza che resiste ad ogni progetto umano di contrastarla o di spegnerla nei cuori degli uomini. Morendo Gesù ha infranto e vinto la triste e apparentemente inesorabile contabilità della morte estirpandone la radice velenosa per sempre.

“Résurrection du Christ”  di Peter Paul Rubens, Dominio pubblico, tramite Wikimedia Commons – Originale dal Musée des beaux-arts de Marseille

“Pace a voi!” (Gv 20, 19.20).

Questo è il primo saluto del Risorto ai discepoli; saluto che quest’oggi ripete al mondo intero. Tanto più attuale in questo tempo dove, dalla terra solcata dai piedi di Gesù e Maria fino all’Europa risuonano echi di morte e propositi di ulteriori e più disastrosi conflitti. Pace nei cuori di coloro che portano la responsabilità della costruzione del bene comune a livello nazionale e internazionale è ciò che in questo momento chiediamo al Signore Risorto.  Per tutti, specialmente per coloro vivono nella carne e nella quotidianità il peso della conflittualità armata proclamiamo oggi la speranza di quella pace che, per essere autentica e durevole deve fondarsi sui solidi pilastri della giustizia e della verità poiché “La pace sulla terra, anelito profondo degli esseri umani di tutti i tempi, può essere instaurata e consolidata solo nel pieno rispetto dell’ordine stabilito da Dio”.

Maria, primo tabernacolo della storia e prima e silenziosa testimone della gioia pasquale dia a ciascuno di noi personalmente e alla nostra famiglia religiosa la grazia di cantare con la vita il suo stesso “Magnificat” di lode e di ringraziamento.

Chiediamo a Maria che, come ci ha portato per mano nei giorni della passione, continui a guidare i nostri passi in questo tempo di gioia spirituale, facendo di ciascuno di noi il modello di accoglienza di quella Parola che, a sua volta   meditata e incarnata, sia in grado di alimentare nella nostra vita di consacrati a Lei il servizio di fede e di carità verso i fratelli e le sorelle che il Signore ci affida. 

P. Immacolato M. Acquali

Ministro Generale dei Frati Francescani dell’Immacolata

Potrebbe interessarti anche:

Il Natale nella teologia di Giovanni Duns Scoto: l’Incarnazione come atto supremo di amore

Giovanni Duns Scoto (1266-1308), uno dei più grandi teologi medievali, offre una prospettiva unica sul mistero dell’Incarnazione, che illumina in modo profondo il significato del Natale. Per il “Dottore Sottile”, il Natale non è solo il ricordo della nascita di...

Commenti

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Pin It on Pinterest

Verificato da MonsterInsights