L’11 luglio scorso è stato ordinato presbitero il confratello fra Charbel M. Boustany.La cerimonia si è svolta nella cattedrale St. Mary di Sidney presieduta dall’Ordinario del luogo, Mons. Anthony Fisher che ha conferito il sacramento dell’Ordine anche ad altri due diaconi dell’Arcidiocesi australiana.
Fra Charbel è di origine libanese ma durante la guerra civile degli anni Ottanta i suoi genitori si trasferirono dal Paese dei Cedri in Oceania, dove Charbel è cresciuto.
Fra Charbel ha nel cuore e nel sangue i tratti dei popoli mediterranei, ma è come un seme di evangelizzazione che va in terre lontane come i suoi antenati fenici facevano.
Il Libano fu teatro dell’evangelizzazione di Gesù. I genitori di Charbel sono originari di un villaggio non lontano da Sidone.
Celebre il Santuario di Santa Maria dell’attesa che ricorda la Vergine Maria in preghiera in una grotta del posto mentre suo Figlio e gli apostoli predicavano. Alle donne ebree, infatti, non era permesso entrare in una città pagana.
Charbel è il nome del santo monaco dell’Ordine Maronita che continua sempre più ad acquistare polarità in tutto il mondo come un secondo P. Pio da Pietrelcina.
Quando morì poche persone erano al funerale perché in contemporanea si celebrava il funerale del Patriarca Maronita. Oggi nessuno più ricorda neanche il nome di quel prelato che sarà stato pure un bravo pastore e un sant’uomo, ma quasi tutti i cattolici conoscono San Charbel.
Vissuto nel XIX secolo, S. Paolo VI dicharandolo santo disse: «Un nuovo membro di santità monastica arricchisce con il suo esempio e con la sua intercessione tutto il popolo cristiano. Egli può farci capire, in un mondo affascinato per il comfort e la ricchezza, il grande valore della povertà, della penitenza e dell’ascetismo, per liberare l’anima nella sua ascensione a Dio».
Fra Charbel, incoraggiato nella vocazione dall’esempio dello zio, sacerdote maronita di cui porta lo stesso nome, ha conosciuto i Frati Francescani dell’Immacolata grazie al sito web dei nostri frati degli USA. Ha trascorso un lungo periodo di formazione iniziale alla vita religiosa negli Stati Uniti per poi venire in Italia per gli studi filosofici e teologici istituzionali e completare una licenza canonica in Morale.
Architetto in siti web e conoscitore dell’arabo, ci aspettiamo molto dal suo genio creativo per l’apostolato dell’istituto, ma soprattutto ci aspettiamo tanto dalle sue doti di zelo apostolico e la carità verso il prossimo.
Auguriamo all’ormai Padre Charbel, o Abuna Charbula come lo chiamiamo affettuosamente, ogni bene e benedizione con la forza dell’Eucarestia e l’intercessione di Maria, Madre del Buon Pastore.
Ad multos!
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Nella foto: I genitori di fra Charbel gli porgono i paramenti che il confratello americano P. Charles M. Robinson , suo compagno di cordata, aiuta ad indossare.
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