Nuova fioritura vocazionale in Nigeria dei Francescani dell’Immacolata

Il 21 agosto 2024 alle ore 9 (ora locale) Monsignore Francis Obafemi Adesina, Vescovo della diocesi di Ijebu-Ode, Ogun State dalla Nigeria, durante la santa messa al santuario mariano di Sagamu, ha consacrato tre sacerdoti della Chiesa Cattolica Romana dell’Istituto dei Frati Francescani dell’Immacolata. Si tratta di Fra Rufino Maria (al secolo Joseph Chigozie) ILOEGBUNAM, nato nel 1988, Fra Seraphim Maria (al secolo Cyprian Chukwuemeka) OPARA, nato il 26 marzo 1989 a Lagos (sebbene sia nativo di Ahiazu Mbaise nello Stato di Imo-Nigeria) e Fra Joseph Louis Maria (al secolo Terngu Michel) TUGHHEMBA nato il 5 maggio 1985 a Ugbe Mbayegh Ushongo (originario dell’area del governo locale di Ugbe Mbayegh Ushongo dello stato di Benue, Middle Belt, Nigeria).

 La cerimonia si è svolta alla presenza del Ministro Generale dei Francescani dell’Immacolata, Padre Immacolato M. Acquali, del Delegato dell’Africa, Padre Gabriel M. Udogu, dei genitori dei novelli sacerdoti, di amici, conoscenti, e di una folla immensa. È stata anche la prima volta che nel Santuario diocesano di Sagamu (Ogun State) si sono svolte delle le ordinazioni sacerdotali, mostrando una fioritura vocazionale cospicua che continua a portare frutti.

Il convento di Sagamu dei Frati Francescani dell’Immacolata si configura come «Città dell’Immacolata», secondo l’idea di San Massimiliano Maria Kolbe.

Dopo aver concluso il biennio di filosofia alla Pontificia Università San Tommaso d’Aquino (Angelicum) e alla Pontificia Università Antonianum a Roma, Padre Joseph Louis Maria, Rufino Maria e Padre Serafino Maria, hanno continuato il triennio teologico all’Antonianum concludendo il Baccalaureato. L’anno successivo, i neo-sacerdoti hanno frequentato il corso di Mariologia Pastorale presso la Pontificia Accademia Mariana Internazionale che oggi conferisce un Diploma riconosciuto dalla Santa Sede. 

In precedenza, l’8 luglio 2023 i tre frati nigeriani, insieme ad altri confratelli di corso erano stai ordinati diaconi presso la Basilica Papale di Santa Maria Maggiore a Roma dal cardinale Stanislaw Rylko. 

Questa ordinazione in Nigeria rappresenta un momento significativo per l’Istituto, per la chiesa locale e per l’intera comunità cattolica. 

L’evento non solo segna l’inizio del ministero sacerdotale di tre religiosi a favore della pastorale che i Vescovi o il loro Ordinario assegneranno loro nei luoghi di missione, ma è anche un segno di speranza e di crescita per la Chiesa e per i Francescani dell’Immacolata in un contesto in continua evoluzione.

La Chiesa in Nigeria e l’Istituto dei Frati Francescani ha registrato infatti un notevole sviluppo negli ultimi anni, con un aumento del numero di vocazioni alla vita sacerdotale e religiosa e una crescente partecipazione dei laici nella vita ecclesiale. 

Durante l’omelia il predicatore Padre Michael OGUNTADE ha sottolineato l’importanza del sacerdozio, dicendo: «Questi uomini hanno risposto alla chiamata di servire e guidare il popolo di Dio. Possano essere guidati dallo Spirito Santo e rimanere fedeli alla loro vocazione».

Il vescovo, in occasione dell’ordinazione dei neo-sacerdoti, ha rivolto un caloroso saluto con un attestato di stima verso il Ministero Generale, P. Immacolato M. Acquali, il Delegato per l’Africa, P. Gabriel M. Udogu e i concelebranti per la testimonianza sacerdotale. In questo momento solenne, Mons. Adesina ha sottolineato l’importanza della loro vocazione e il ruolo cruciale che svolgeranno all’interno della comunità ecclesiale.

Il vescovo ha inoltre esortato i neo-sacerdoti a vivere il loro ministero con gioia e amore genuino, ricordando loro «di non guardare altrove o a cercare di copiare altri, ma di coltivare e approfondire la comprensione della propria eredità apostolica e identità, permettendo che essa guidi le loro azioni, decisioni, missione sostenendosi a vicenda»

Come sottolineato da Papa Giovanni Paolo II, l’ordinazione di nuovi sacerdoti è un segno di vitalità e di promesse per il futuro della Chiesa in questo paese (Omelia di Giovani Paolo II nell’omelia della Messa a Kaduna (Nigeria) il 14 febbraio 1982 in occasione del viaggio apostolico in Nigeria, Benin Gabon e Guinea Equatoriale). 

I Francescani dell’Immacolata, con il loro carisma di dedizione e consacrazione illimitata all’Immacolata nella vita di povertà secondo l’insegnamento di San Massimiliano Maria Kolbe e del Serafico Padre San Francesco, si stanno sempre meglio formando per rispondere alle sfide spirituali e sociali della Nigeria.

L’importanza di una formazione adeguata per i sacerdoti è cruciale. 

La preparazione dei candidati al sacerdozio deve includere non solo la formazione teologica, ma anche un forte impegno nella vita comunitaria e nel servizio ai più bisognosi. 

I Francescani dell’Immacolata, seguendo l’esempio di San Francesco d’Assisi, si dedicano a vivere il Vangelo in modo radicale, cercando di incarnare l’amore di Cristo tra le persone che servono. 

Inoltre, l’Ordinazione di sacerdoti Frati Francescani dell’Immacolata di origine nigeriana contribuisce a rafforzare la Chiesa locale, permettendo una maggiore inculturazione del messaggio cristiano. 

I sacerdoti nigeriani possono comprendere e rispondere meglio alle esigenze spirituali e materiali della loro comunità Sagamu, Ijebu-Ibo e di altri paesi dell’Africa, trasmettendo il Vangelo in modo più efficace.

 Questo è in linea con il desiderio della Chiesa di promuovere ordinazioni di candidati autoctoni da Papa Gregorio XV già nel XVII secolo fino ai giorni nostri.

Benedetto XV, con la Lettera apostolica Maximum illud del 1919 e Pio XI con l’enciclica Rerum Ecclesiae  del 1926 sottolinearono l’importanza di formare un clero autoctono nei territori di missione, affinché la Chiesa potesse radicarsi profondamente nelle culture locali. Il clero locale può infatti comprendere e servire meglio le proprie comunità.

Pio XII con l’Enciclica Evangelii Praecones del 1951 continuò la linea dei suoi predecessori, esortando alla formazione di un clero locale e incoraggiando le Chiese locali a diventare autonome e auto-sufficienti.

Il Vaticano II con il decreto Ad gentes e il magistero successivo con Ecclesiam suam di Paolo VI,  Pastores dabo vobis  e Redemptoris Missio di Giovanni Paolo II hanno fatto il resto 

In quest’ottica, è evidente che l’ordinazione presbiterale dei tre Francescani dell’Immacolata in Nigeria non è solo un evento liturgico né di entusiasmo festoso, ma un passo concreto verso la costruzione di una Chiesa più solida e più radicata nella vita del popolo. 

Con la guida dello Spirito Santo, l’intercessione della Beata Vergine Maria e l’aiuto di San Massimiliano M. Kolbe, questi novelli sacerdoti sono chiamati a essere testimoni di fede e di carità, portando la luce di Cristo in ogni angolo della loro nazione e del mondo intero.

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