Oggi Papa Francesco compie 88 anni. Pur non dando particolare importanza al suo compleanno, non potrà certo sottrarsi all’ondata di affetto, gratitudine e auguri che da ogni angolo del mondo giungeranno alla sua persona, segno evidente di quanto il suo pontificato abbia toccato cuori e coscienze. Quasi dodici anni in cui ha guidato con fermezza e amore la Barca di Pietro attraverso acque spesso turbolente, senza mai perdere di vista la rotta del Vangelo.
Grazie, Santità, per averci riportato all’essenziale: Dio è misericordia, perdona tutto e perdona sempre. Con questa consapevolezza, ha spalancato le porte della Chiesa a todos, todos, todos, richiamando i pastori a essere veri strumenti di accoglienza, non di esclusione.
Tra i tanti che hanno beneficiato della paterna vicinanza del Santo Padre vi sono anche i Frati Francescani dell’Immacolata, che oggi desiderano rendere grazie al Signore per il dono di questo Papa, pastore e padre. In momenti difficili e dolorosi, Francesco è stato segno di giustizia e di ripartenza, sostenendo con discernimento una situazione resa complessa da derive interne che avevano minato la stabilità dell’istituto.
Il mondo ecclesiastico e la stampa conosce già il caso Manelli. Preghiamo per la conversione e arricchiamo la giustizia con la misericordia. Le derive dell’iniziatore storico avevano portato i Frati a un punto critico, privando l’istituto delle temporalità. A prova della sua capacità affabulatoria aveva indotto – con parziale successo sui più fragili – alcuni religiosi a uscire, per compromettere le uniche risorse restanti dei Francescani dell’Immacolata, quelle derivanti dal sostentamento clero per i parroci e cappellani in Italia. La situazione sembrava priva di speranza, ma Dio è fedele e, grazie all’intervento sapiente della Chiesa e al sostegno spirituale del Papa, è stato possibile ristabilire l’ordine e riprendere il cammino.
Oggi, i Frati Francescani dell’Immacolata sono più motivati che mai, dediti con zelo rinnovato al servizio ecclesiale. Grazie alla nuova Casa di Studentato, dono di Papa Francesco del 4 ottobre 2014 – dieci anni esatti orsono – l’istituto ha ritrovato slancio e stabilità nella formazione dei giovani frati, nella ricerca teologica, nell’apostolato mediatico, nelle attività caritative e pastorali. Un cammino che, con la benedizione del Papa, continua ad attirare numerose vocazioni, segno della vitalità di un carisma francescano-mariano che, pur purificato, si manifesta oggi con ancora maggiore luminosità.
Grazie, Santità, per essere stato segno di pace e unità. Grazie per aver sempre amplificato la voce dei poveri e dei dimenticati, per aver denunciato con forza la logica della guerra e il commercio delle armi, per aver difeso con coraggio la vita in tutte le sue fasi e custodito la nostra casa comune. Grazie per aver guidato la Chiesa fino alle soglie di un nuovo Giubileo, il Giubileo della Speranza, un dono essenziale per un mondo ferito, in cerca di luce.
Tra una settimana, l’88enne Papa Francesco aprirà la Porta Santa di San Pietro, dando inizio a un tempo di grazia. Sarà l’ennesima porta aperta di un pontificato in uscita, capace di abbattere le barriere architettoniche dell’anima e dello spirito, per lasciare entrare nel cuore di ognuno il Cuore di Cristo, che dilexit nos, ci ha amato e continua ad amarci senza fine.
Ad multos annos, Santità! Con la gratitudine e l’affetto della grande famiglia dei Francescani dell’Immacolata, che continuano a pregare per lei, certi che, con il suo esempio, potranno servire sempre meglio la Chiesa e il mondo intero.
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