Nella splendida cornice della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, illuminata dalla grazia del Giubileo, si è celebrata l’11 gennaio 2025 una cerimonia che resterà impressa nei cuori di tanti: l’ordinazione sacerdotale di Fra Pietro e Fra Auguste e l’ordinazione diaconale di Fra Basile, Fra Georges e Fra Léger, appartenenti all’Istituto dei Frati Francescani dell’Immacolata. Un momento carico di emozione e speranza, alla vigilia della festa del Battesimo di Gesù, che segna il nuovo ministero di cinque giovani pronti a donare la loro vita al servizio del Vangelo.
Questi giovani, provenienti da contesti e percorsi di vita diversi, hanno trovato nella vocazione un ideale comune: dare Cristo agli altri con lo spirito di Maria, Madre dell’Immacolata. Fra Pietro e Fra Auguste, giunti al sacerdozio, e Fra Basile, Fra Georges e Fra Léger, che iniziano il loro ministero diaconale, incarnano il volto di una Chiesa che guarda al futuro con fiducia, portando avanti la missione francescano-mariana di evangelizzare con amore e umiltà.
Ogni loro passo li ha condotti verso una scoperta sempre più profonda del mistero della vocazione. Fra Pietro, con la sua esperienza in Austria, e Fra Auguste, con la sua profonda riflessione pastorale, sono segni viventi di come Dio chiama ognuno attraverso strade uniche. Fra Basile, Fra Georges e Fra Léger, originari di Benin e Nigeria, testimoniano la vitalità e la ricchezza di una vocazione che attraversa confini e culture, unendo il mondo sotto lo stesso ideale di servizio e amore.
Questi frati rappresentano nel dono spirituale, il frutto di una formazione accurata che ha alzato significativamente, specie nell’ultimo decennio, il livello culturale e teologico dell’Istituto. Studiando nelle più qualificate università pontificie di Roma e specializzandosi nella fattispecie in pastorale e missionologia, si sono preparati non solo ad affrontare le sfide della Chiesa di oggi, ma anche a rispondere con competenza e profondità alle esigenze di un mondo in continua evoluzione.
Accanto al rigore accademico, la loro crescita è stata accompagnata dall’esperienza concreta nelle parrocchie, nei santuari e nelle opere affidate ai Frati Francescani dell’Immacolata. Questa combinazione di studio e pratica ha forgiato in loro un cuore pronto al servizio, unito a una preparazione solida che li rende capaci di affrontare le sfide della missione con coraggio e speranza.
La cerimonia, presieduta dal cardinale lituano Rolandas Mackrikas, arciprete coadiutore della Basilica di Santa Maria Maggiore, ha avuto una forte risonanza simbolica. Questo luogo, caro a Papa Francesco e custode della venerata immagine della Salus Populi Romani, ha fatto da sfondo a un evento che richiama tutta la Chiesa a riscoprire la gioia della vocazione e del servizio.
In un tempo segnato da incertezze e crisi, l’ordinazione di Fra Pietro, Fra Auguste e dei tre diaconi è un segno di speranza. Questi giovani, forti del loro voto mariano e del desiderio di andare dove la Provvidenza li chiama, testimoniano che è ancora possibile vivere per gli altri, donandosi senza riserve per il bene comune.
La loro scelta, accompagnata dal sostegno di educatori preparati e dalla preghiera di tutta la comunità, ci ricorda che il futuro della Chiesa si costruisce con uomini e donne disposti a rispondere con generosità alla chiamata di Dio. È la dimostrazione che, anche nei momenti più bui, c’è sempre chi accetta la sfida di sperare contro ogni speranza.
Fra Pietro, Fra Auguste, Fra Basile, Fra Georges e Fra Léger ci indicano la via di un servizio totale, vissuto nella semplicità e nell’umiltà francescana. Il loro sì non è solo una risposta personale, ma un dono per la Chiesa e per l’umanità. E così, dalla Basilica di Santa Maria Maggiore, la luce della loro vocazione si irradia, portando con sé la promessa di un amore che non conosce confini.
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